La cimice asiatica. Dalle case alle piante ospiti (frutteti e vigneti)
- studiopegasoinfo
- 17 dic 2015
- Tempo di lettura: 1 min

Halyomorpha halys il suo nome scientifico.
Non punge, non trasmette malattie all'uomo ma se sotto minaccia ... anche lei emette un odore poco piacevole.
Nel periodo autunnale siamo ormai abituati a vedere cimici "incastrate" nei panni stesi che sperano di non essere viste; le vediamo "svolazzare" con movimenti circolari sino a trovare un appiglio per casa o ne sentiamo il loro odore se le schiacciamo.
Questa cimice marmorizzata però, è in rapida diffusione anche in Italia e può diventare pericolosa per molte piante coltivate (al momento nei frutteti).
E' originaria dell'Asia orientale e a fine anni '90 è stata introdotta accidentalmente nella costa Est degli Stati Uniti. In Italia è arrivata nel 2012 - 2013 (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte).
Assomiglia ad alcune specie di cimici nostrane, in particolare alla Rhaphigaster nebulosa, ma H.halys è estremamente polifaga e tra le piante agrarie preferisce: pesco, melo, vite, mais, pomodoro, lampone... Ha un apparato boccale pungente - succhiante quindi è in grado di pungere la frutta e ad esempio, sulle mele, crea una puntinatura superficiale con deformazione del frutto a cui corrisponde una specie di butteratura sotto la buccia.
Oggi andiamo a sentire come procede la ricerca in Provincia di Cuneo e vi teniamo aggiornati!


























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